Oggi la Chiesa celebra la 41° Giornata per la vita: “È vita, è futuro”. Il messaggio della Cei

GERMOGLIA LA SPERANZA

«Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa»(Is 43,19). L’annuncio di Isaia al popolo testimonia una speranza affidabile nel domani di ogni donna e ogni uomo, che ha radici di certezza nel presente, in quello che possiamo riconoscere dell’opera sorgiva di Dio, in ciascun essere umano e in ciascuna famiglia. È vita, è futuro nella famiglia! L’esistenza è il dono più prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio suo Gesù. Questa è l’eredità, il germoglio, che possiamo lasciare alle nuove generazioni: «facciano del bene, si arricchiscano di opere buone, siano pronti a dare e a condividere: così si metteranno da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera» (1Tim 6, 18-19).

VITA CHE “RINGIOVANISCE”

Gli anziani, che arricchiscono questo nostro Paese, sono la memoria del popolo. Dalla singola cellula all’intera composizione fisica del corpo, dai pensieri, dalle emozioni e dalle relazioni alla vita spirituale, non vi è dimensione dell’esistenza che non si trasformi nel tempo, “ringiovanendosi” anche nella maturità e nell’anzianità, quando non si spegne l’entusiasmo di essere in questo mondo. Accogliere, servire, promuovere la vita umana e custodire la sua dimora che è la terra significa scegliere di rinnovarsi e rinnovare, di lavorare per il bene comune guardando in avanti. Proprio lo sguardo saggio e ricco di esperienza degli anziani consentirà di rialzarsi dai terremoti – geologici e dell’anima – che il nostro Paese attraversa.

GENERAZIONI SOLIDALI

Costruiamo oggi, pertanto, una solidale «alleanza tra le generazioni», come ci ricorda con insistenza Papa Francesco.  Così si consolida la certezza per il domani dei nostri figli e si spalanca l’orizzonte del dono di sé, che riempie di senso l’esistenza. «Il cristiano guarda alla realtà futura, quella di Dio, per vivere pienamente la vita ‒ con i piedi ben piantati sulla terra ‒ e rispondere, con coraggio, alle innumerevoli sfide», antiche e nuove. La mancanza di un lavoro stabile e dignitoso spegne nei più giovani l’anelito al futuro e aggrava il calo demografico, dovuto anche ad una mentalità antinatalista che, «non solo determina una situazione in cui l’avvicendarsi delle generazioni non è più assicurato, ma rischia di condurre nel tempo a un impoverimento economico e a una perdita di speranza nell’avvenire. Si rende sempre più necessario un patto per la natalità, che coinvolga tutte le forze culturali e politiche e, oltre ogni sterile contrapposizione, riconosca la famiglia come grembo generativo del nostro Paese.

L’ABBRACCIO ALLA VITA FRAGILE GENERA FUTURO

Per aprire il futuro siamo chiamati all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dell’essenziale. Nello stesso tempo ci è chiesta la cura di chi soffre per la malattia, per la violenza subita o per l’emarginazione, con il rispetto dovuto a ogni essere umano quando si presenta fragile. Non vanno poi dimenticati i rischi causati dall’indifferenza, dagli attentati all’integrità e alla salute della “casa comune”, che è il nostro pianeta. La vera ecologia è sempre integrale e custodisce la vita sin dai primi istanti.

La vita fragile si genera in un abbraccio: «La difesa dell’innocente che non è nato deve essere chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra, e lo esige l’amore per ogni persona al di là del suo sviluppo». Alla «piaga dell’aborto» – che «non è un male minore, è un crimine» – si aggiunge il dolore per le donne, gli uomini e i bambini la cui vita, bisognosa di trovare rifugio in una terra sicura, incontra tentativi crescenti di «respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze»

Incoraggiamo quindi la comunità cristiana e la società civile ad accogliere, custodire e promuovere la vita umana dal concepimento al suo naturale termine. Il futuro inizia oggi: è un investimento nel presente, con la certezza che «la vita è sempre un bene» per noi e per i nostri figli. Per tutti. E’ un bene desiderabile e conseguibile.

A San Martino sulla Marrucina la festa dei “Santi sposi”

Una festa molto particolare è quella che si festeggia il 23 gennaio a San Martino sulla Marrucina, festa dei “Santi sposi”, una festa riproponibile in ogni città per rimettere al centro “la famiglia” anche nelle festività religiose anche se con modalità e differenziazioni in base alle peculiarità del territorio. 

La ricorrenza dei “Santi Sposi” è un evento religioso molto particolare ed è unico nel panorama mondiale, con origini ancora misteriose. Si  tratta  di una delle prime feste dell’anno, che da sempre ha ricorrenza il 23 di gennaio e alla quale partecipa tutta la cittadinanza e molti curiosi provenienti da tutta la provincia. Come quasi tutte le feste della cittadina, anche questa è legata al culto del santo patrono, San Giuseppe, che viene festeggiato anche in altre due ricorrenze, il giorno del 19 di marzo (questa data è anche quella della festa patronale) e il Patrocinio di San Giuseppe (che si tiene 2 settimane dopo la Pasqua) . La celebrazione dei Santi Sposi è un modo per ricordare e festeggiare il matrimonio tra La Beata Vergine e San Giuseppe. Si tratta quasi di una vera a propria ricostruzione di un matrimonio reale, anche se di fatto è simbolico. Tutta la festa si svolge al mattino. Si inizia con la Santa Messa, durante la quale vengono esposte le statue della Beata Vergine e di San Giuseppe. Alla fine della festa, le due statue vengono portate in processione, uscendo dalla chiesa di San Cristinziano e percorrendo il perimetro intero del centro storico, quasi che i novelli sposi volessero benedire tutta la cittadina. E’ questa processione di due statue una delle particolarità della festa. I cittadini seguono il corteo, a capo del quale si mettono i membri della congrega di San Giuseppe, antichi custodi dei riti del santo e vestiti con la loro caratteristica mantellina azzurra e tunica bianca. Una volta che le statue tornano alla chiesa e vengono ricollocate davanti all’altare, come in un vero matrimonio vengono distribuiti confetti benedetti, quasi che la Beata Vergine Maria e San Giuseppe volessero rendere partecipi i fedeli della loro gioia per la loro unione. I confetti sono considerati beneauguranti  per chi li riceve e soprattutto per le giovani coppie che si sposeranno entro l’anno. (Dal sito del Comune di San Martino sulla Marrucina)

(Articolo della Parrocchia di San Nicola Vescovo)

Dall’esempio e dalla testimonianza della Santa Famiglia, ogni famiglia può trarre indicazioni preziose per lo stile e le scelte di vita, e può attingere forza e saggezza per il cammino di ogni giorno” – cosi Papa Francesco esorta tutte le famiglie a guardare alla famiglia di Nazareth – “La vita della famiglia è un insieme di piccoli e grandi pellegrinaggi. Sappiamo che abbiamo un percorso comune da compiere; una strada dove incontriamo difficoltà ma anche momenti di gioia e di consolazione”. “In questo pellegrinaggio della vita – ha proseguito – condividiamo anche il momento della preghiera. Cosa può esserci di più bello per un papà e una mamma di benedire i propri figli all’inizio della giornata e alla sua conclusione. Tracciare sulla loro fronte il segno della croce come nel giorno del Battesimo. Non è forse questa la preghiera più semplice dei genitori nei confronti dei loro figli? Benedirli, cioè affidarli al Signore, perché sia Lui la loro protezione e il sostegno nei vari momenti della giornata”.

Nell’ invitare tutti gli sposi a rinnovare le loro promesse matrimoniali durante la Santa Messa delle ore 11.00 di domenica 30 dicembre, il parroco di San Nicola ha detto:“E’ importante dire nuovamente “si” alla propria vocazione sponsale e familiare, un sì anche alla fecondità dell’amore coniugale, bello in se stesso al di là del dono dei figli perché l’amore “per sua natura”, “tende ad essere per sempre” e a “generare nuovo amore” a prescindere.

La famiglia è una piccola chiesa domestica attraverso cui esprimere la carità, la vicinanza a “gli ultimi, gli emarginati, i 0poveri, le persone sole, i malati, gli stranieri”, l’affetto agli anziani …l’educazione ai più piccoli…tutto questo significa generare amore.”

Foto di repertorio del 31 dicembre 2017

San Salvo e la sete di Dio

Una santa Messa gremita fino al sagrato della chiesa per la prima festa di Santa Lucia a San Salvo

Nel cuore di ogni uomo c’è Dio. Spesso capita che si tende a dare a questa presenza discreta ma profonda e incommensurabile un valore quasi marginale. Poi arrivano delle circostanze in cui c’ è un richiamo,  una circostanza, una voce che si fa più forte e che sembra che sia più intensa delle altre e riconduce l’uomo a quella presenza.

E’ questo che un po’ ciò che è successo  ieri in occasione della prima festa di Santa Lucia. Il momento clou della festa, quella che ha visto la più grande partecipazione e che è andata oltre le aspettative, è stata la santa Messa celebrata alle ore 18. In chiesa non ci si poteva entrare per quanta gente ci fosse. Dopo la chiesa prima della celebrazione, si è riempito anche il sagrato. Tanti altri stavano ad ascoltare la messa in piazza.  Una buona presenza si è registrata anche durante la Santa Messa celebrata la mattina da don Gianfranco Travaglini. Entrambe le messe si sono concluse con la benedizione dell’olio santo e degli occhi dei fedeli.

Una fiaccolata bagnata da una leggera pioggerellina e la benedizione dei dolci “gli occhi di santa Lucia” che sono stati poi distribuiti ai fedeli hanno concluso i momenti religiosi della festa di santa Lucia.

Gli stand con le castagne, scrippelle e  gruppo Alpini e gli stand della Proloco di San Salvo hanno adornato la piazza di san Nicola adibita solitamente a parcheggio.

Il concerto del “Complesso bandistico città di San Salvo” ha concluso in “bellezza” la festa di Santa Lucia. Non c’è luogo più idoneo e più bello di quello in cui ogni giorno, ad ogni consacrazione eucaristica avviene il più grande miracolo sulla terra per ascoltare quella bella musica che nasce e viene suonata per esaltare la bellezza della vita e che è capace di parlare all’anima dell’uomo, luogo dove Dio eternamente risiede.

Anche il fondatore Fiorenzo Fabrizi nei momenti che non suonava lo si vedeva in ascolto contemplativo della musica suonata da altri.

Uno dei momenti più teneri del concerto è stato quando, mentre il maestro dell’orchestra Antonio Bonanni dirigeva il suocero Andrea Arcini suonava in prima fila il suo violoncello, arriva il piccolo figlio di Antonio va tirare la giacca del papà e lui si gira verso di lui non scocciato ma con un bel sorriso mentre continuava a dirigere con la sua bacchetta.

 

Come è nata la festa di santa Lucia a San Salvo

Santa Lucia è sempre stata una santa molto venerata dai sansalvesi e quest’anno, per la prima volta, su iniziativa di alcuni laici, il 13 dicembre diventerà occasione di festa in onore della santa protettrice della vista.

Di seguito il programma dettagliato della festa.

10-11-12 DICEMBRE 2018

  • Ore 17:00 Santo Rosario
  • Ore 17,30: Santa Messa e Triduo di preparazione alla Festa

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE

  • Ore 9,00: Santa Messa
  • Ore 17,30: Santo Rosario
  • Ore 18,00: SANTA MESSA SOLENNE e benedizione degli occhi Ore 19,00: PROCESSIONE con la statua di Santa Lucia; distribuzione dei dolci benedetti “OCCHI DI SANTA LUCIA”
  • Ore 21,00: Concerto del complesso bandistico “Città di San Salvo” Diretto dal Maestro Antonio Bonanni, con la partecipazione della Soprano Valentina Corradetti
  • Ore 22,30 Estrazione della lotteria di Santa Lucia

In occasione della festa sarà allestito in piazza San Nicola il mercatino di Santa Lucia, con stand gastronomici e di artigianato.

Di seguito un intervista con don Beniamino Di Renzo su come è nata la festa di santa Lucia a San Salvo.

 

Attendiamo il Natale come una mamma a cui sta per nascere un figlio

Quanta gioia c’è nel cuore di una donna a cui sta per nascere un figlio!

E’ tutta un fermento in attesa trepidante e piena di gioia! Il suo corpo attende, la sua mente attende, ogni istante che manca al grande giorno ha un valore immenso.

Non solo mente e cuore sono proiettate in una nuova dimensione ma anche ogni aspetto pratico è intriso di questa nuova creatura per ora avvolto dentro quel grembo di puro amore e che poi si rivestirà di una luce tutta sua.

Nessuna luce umana e terrena potrà uguagliarla in splendore, luminosità e bellezza e che allo stesso tempo è a dir poco unica in tutto l’universo.

Una mamma in attesa è conscia di questo grande miracolo che sta avvenendo dentro di lei grazie a un suo sì alla vita.
Anche da un punto di vista pratico, tutto vive in prospettiva di questo evento.

Le giornate sono occupate dallo scegliere vestitini, culla, passeggino, seggiolino auto, preparare tutto l’occorrente per l’ospedale, organizzare il menage familiare, scegliere un piccolo oggettino per far festa con gli altri del lieto evento, e tutto ciò che serve per quando nasce.

Una mamma in attesa prepara tutto con meticolosità e sopratutto con tutto il suo amore.

Con questo stesso spirito il cristiano attende e vive il periodo di preparazione del Natale. Non gli importano le considerazioni storiche sulla data. Vive nella parte più intima del suo cuore questa gioia immensa del compleanno di quel Gesù vivo che ha incontrato nella propria vita e che sa che lo ricambia di un amore immenso in ogni stagione della propria vita. Anche i preparativi di questa festa sono gesti d’amore.

Il tradizionale pranzo di famiglia, i regali alle persone più care sono vissuti nello spirito della grande festa interiore e non come semplici doveri.

É come quella mamma che si occupa dei preparativi per quel figlio che deve nascere. Come anche la donna in attesa ha una mamma e/o una buona suocera che l’ aiuta a livello pratico così il cristiano ha una grande mamma che lo aiuta a vivere al meglio questo periodo che lo separa dal grande giorno.

Questa mamma che aiuta è la Chiesa che scandisce questo periodo con vari momenti comunitari, celebrazioni eucaristiche, momenti di lode, preghiere, novene, veglie e simili.

Il cristiano vive questi momenti non come dei semplici riti di dovere esteriore ma nella pienezza dell’incontro e dell intimità più profonda con il Cristo che nasce. “Il corso preparto con le persone più esperte al mondo per le mamme in attesa!”

Il cristiano ha impresso sulla sua carne la certezza di questo Dio eternamente innamorato di lui proprio come una mamma con un bimbo nel grembo. Non ha dubbi se c’è quel bimbo ma è una certezza fisica. E nell’intimo del suo cuore riesce anche a dargli un volto di bellezza e luminosità ineguagliabile a nessuna altra creatura. É come la mamma che sente il bimbo muoversi dentro di lei e con cui intesse in ogni micro istante una relazione d’amore incommensurabile.

E in tutto questo periodo di avvento c’è una persona davvero speciale che ci accompagna per tutto il tempo. Colei che ha detto “Si” e ha concepito nella carne il figlio di Dio, la” “Mamma” per eccellenza, la Beata Vergine Maria.

Ed ecco che il credente del Dio vivente diventa come quella mamma che porta nel suo grembo una nuova vita di cui gioisce in prima persona e vuole condividere questa grande gioia con il mondo intero.

Stasera fiaccolata mariana per le vie della nostra città!

In preparazione alla festività dell’Immacolata Concezione, stasera verrà celebrata una santa messa alle ore 18 presso la chiesa di San Nicola Vescovo e a cui parteciperanno entrambe le parrocchie, San Giuseppe e San Nicola. Seguirà la fiaccolata Mariana per le vie della nostra città.

L’Immacolata Concezione è una verità della fede, creduta da noi cattolici, secondo la quale Maria è stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo momento del suo concepimento nel grembo di sua madre. Tale verità di Fede, creduta da tempo immemorabile, fu definita come Dogma l’8 dicembre 1854 da papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus.

Questo appellativo è stato confermato con le apparizioni di Lourdes (1858) dove Maria apparve a Bernardette presentandosi come «l’Immacolata Concezione».

L‘8 dicembre del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma, il monumento dell’Immacolata, detto di Piazza di Spagna. Papa Pio XII, nel giorno dell’Immacolata Concezione, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche, e successivamente fece visita alla basilica di Santa Maria Maggiore. Tale consuetudine è stata continuata anche dai papi successivi.

La disciplina del riconoscimento delle festività religiose agli effetti civili è dettata dalle leggi 27 maggio 1949, n. 260, e 5 marzo 1977, n. 54 e contempla anche la festività dell’Immacolata Concezione.

Foto in copertina di Simone Colameo

Nel pomeriggio Messa solenne e breve processione in onore di San Nicola

Oggi è la solennità liturgica di San Nicola Vescovo e la parrocchia di San Salvo intitolata  a questo santo venerato da cattolici e ortodossi  celebra il suo Santo Patrono.

Alle ore 18 verrà celebrata presso la chiesa di San Nicola Vescovo una messa solenne  a cui seguirà una breve processione per le vie del quartiere.

(Dal sito di http://www.basilicasannicola.it)

Gli episodi della vita di S. Nicola contengono pochi miracoli, essendo caratterizzati dal suo impegno evangelico. Il miracolo più noto è la sua apparizione in sogno all’imperatore Costantino, richiamandolo e ordinandogli di liberare gli ufficiali innocenti. Si ha l’impressione che i fatti narrati possano stare anche senza i miracoli e che gli agiografi abbiano voluto aggiungerli per creare un’atmosfera di meraviglioso. I racconti dei miracoli si moltiplicarono soprattutto a partire dal IX secolo, specialmente in rapporto a due vicende: l’invasione musulmana nel Mediterraneo e l’iconoclasmo. All’invasione musulmana sono collegati tutti quei miracoli in cui il Santo appare come il liberatore dei prigionieri e dei rapiti (il più celebre di tutti in tal senso è il miracolo di Basilio, in occidente noto come Adeodato). All’iconoclasmo si possono rapportare tutti quei miracoli (tramandati nelle vite greche) in cui il Santo insiste sulla celebrazione della sua festa e sulla venerazione della sua immagine. Il terzo elemento a dare adito a tutta una serie di miracoli è il mare, per il quale Nicola, novello Poseidone, si presenta come il Santo capace di domare la forza dei venti e la violenza delle onde. Dopo l’anno mille si svilupperanno altri patronati che porteranno i devoti ad invocarlo contro le ingiustizie, contro gli spergiuri, contro i pericoli del fuoco e dei temporali. Attraverso i miracoli i fedeli incrementavano la loro fiducia nel Santo e questi veniva adeguatamente magnificato.

Foto di Nunzia Sansone

6 dicembre Santa messa e processione in onore di San Nicola vescovo

Nel giorno in cui la Chiesa festeggia il nome di San Nicola, vescovo e Santo di Myra, anche la parrocchia di San Nicola Vescovo di San Salvo celebra il suo Santo Patrono.

Il 6 dicembre, data associata alla presumibile morte di uno dei santi più amati e venerati in tutto il mondo e che unisce cattolici e ortodossi, verrà celebrata una messa solenne alle ore 18 a cui seguirà una breve processione per le vie intorno alla chiesa di san Nicola.

Da stasera, subito la Santa Messa delle ore 17.30 avrà inizio il triduo in onore di San Nicola.

 

Ecco il programma completo della festa di Santa Lucia del 13 dicembre, la prima a San Salvo

Il 13 dicembre 2018 San Salvo per la prima volta nella storia di questa città vivrà la festa di Santa Lucia presso la Parrocchia di San Nicola Vescovo.

Di seguito il programma dettagliato della festa.

10-11-12 DICEMBRE 2018

  • Ore 17:00 Santo Rosario
  • Ore 17,30: Santa Messa e Triduo di preparazione alla Festa

GIOVEDÌ 13 DICEMBRE

  • Ore 9,00: Santa Messa
  • Ore 17,30: Santo Rosario
  • Ore 18,00: SANTA MESSA SOLENNE e benedizione degli occhi Ore 19,00: PROCESSIONE con la statua di Santa Lucia; distribuzione dei dolci benedetti “OCCHI DI SANTA LUCIA”
  • Ore 21,00: Concerto del complesso bandistico “Città di San Salvo” Diretto dal Maestro Antonio Bonanni, con la partecipazione della Soprano Valentina Corradetti
  • Ore 22,30 Estrazione della lotteria di Santa Lucia

In occasione della festa sarà allestito in piazza San Nicola il mercatino di Santa Lucia, con stand gastronomici e di artigianato.